Regione

Antonio Camillo
Antonio Camillo possiede un’esperienza enologica e soprattutto viticola della Maremma con pochi eguali. […] reintrodurre in questo territorio le virtù di un vitigno di antica coltivazione come il ciliegiolo. I vini ottenuti da questa varietà continuano a rappresentare il suo punto di forza e si distinguono per uno stile ben precisoe ben leggibile, in cui lavarietà abbandona la sua rusticità e riconquista, oltre alla piacevolezza, anche tratti non privi una ritrovata originalità.

Ascione Alongi
Giovanni Ascione e Maurizio Alongi hanno un lunghissimo passato nel mondo del vino, con tante vendemmie alle spalle ed esperienze in molte regioni. Hanno avuto e hanno confidenza estrema con la viticoltura diretta e con la cura personale e certosina di vigne proprie. Maurizio è titolare della Maurizio Alongi Società Agricola, che con il suo Vigna Barbischio Riserva racconta tutta l’eleganza e la personalità di un piccolo angolo di Gaiole in Chianti dominato dall’arenaria e circondato dai boschi.

Il Colle
Il Colle sorge cuore dell’area del Conegliano Valdobbiadene, a San Pietro di Feletto. Fondata nel 1978 da Fabio Ceschin ed ora portata avanti dalla moglie e i figli, è caratterizzata da valori forti quali tradizione, famiglia, rispetto del territorio, fiducia e innovazione. Questi elementi le permettono, oggi, di essere sinonimo di qualità e un punto di riferimento nel panorama dei produttori locali.
Il Colle coltiva, seleziona e vinifica personalmente con cura e passione solo le uve migliori, dando vita a una linea completa di vini tipici della zona, il cui prodotto di punta è il Prosecco Superiore DOCG.

Castello Tricerchi
La tenuta si estende sul versante nord di Montalcino per 400 ettari, 13 dei quali coltivati a vigneto. Al centro si erge il Castello, costruito nel XIII secolo dalla famiglia Altesi, e completato nel 1441 dalla famiglia Tricerchi. La cantina sorge nelle “segrete” del Castello.
Tutto in questa zona del Castello è rimasto come 600 anni orsono, nella preservazione della tradizione, con l’indispensabile aiuto della tecnologia.
Dopo l’invecchiamento, le bottiglie completano il loro affinamento in altra zona della struttura, buia e temperata, così da poter giungere a soddisfare il gusto di coloro che apprezzano questi nobili vini.

Colombaio di Santa Chiara
La tenuta Il Colombaio di Santa Chiara si estende su 22 ettari di vigneti, principalmente riservati alla Vernaccia, affiancata da altre varietà tradizionali come il Sangiovese, il Canaiolo, il Trebbiano Toscano e la Malvasia del Chianti, nonché dai vitigni internazionali Cabernet Franc e Merlot. Le vigne, radicate su terreni composti da sabbie, argille, ciottoli, ghiaie e calcari, sono interamente condotte a regime biologico certificato e sono dislocate su 6 differenti appezzamenti: San Donato, Bacicolo, Pescille, Campo della Pieve, Colombaio e Cotone.

Panizzi
Panizzi basa tutti i propri protocolli produttivi sul rispetto per il consumatore e per l’ambiente. In vigna non si usano fertilizzanti chimici, né diserbanti o pesticidi; per migliorare la fertilità di ciascuna vigna si pratica il sovescio, e si usano le biomasse residue del raccolto. Inoltre, grande importanza viene data all’età delle singole viti, che crescono con ritmi naturali, raggiungendo età avanzate e radici molto profonde, capaci di raccontare l’anima più vera di ciascuna vigna.
Riecine
Sin dal XII secolo troviamo tracce del toponimo «Riecine» tra le carte della Badia di San Lorenzo a Coltibuono. La prima citazione in assoluto risale al dicembre del 1112; gli archivi dell’abbazia registrano una permuta con cui il monastero viene in possesso di diversi pezzi di vigna «a Camprato, a Riecine, a San Donato in Perano e altrove» .

Le Rogaie
Le Rogaie (termine toscano che indica “i rovi”, ma richiama anche i fuochi della passione) è un’azienda giovane nata per gestire con cura la natura ed i suoi frutti da cui ottiene vini ed oli che esprimo tutto il terroir della Maremma. L’azienda agricola ha sede ha Magliano in Toscana nel Grossetano.

Tenuta di Carleone
L’imprenditore austriaco Karl Egger e la sua famiglia visitano la Toscana da decenni. Si sono innamorati di un piccolo angolo, appena fuori dal borgo medievale di Radda in Chianti, e hanno investito in una tenuta con 20 ettari di vigneto e uliveto.
La cantina Tenuta di Carleone è nata nel 2012, grazie all’aiuto di Sean O’Callaghan, per i suoi amici “IL GUERCIO”.
Insieme hanno costruito un’azienda artigianale che produce un Sangiovese “classico” ma con una svolta: la personalizzazione di Sean, al cui centro sono i principi biologici e biodinamici.

Istine
La cantina Istine può contare su 24 ettari di vigneti, distribuiti tra diversi appezzamenti ubicati sia nel comune di Radda in Chianti sia in quello di Gaiole, condotti a regime biologico certificato. In linea generale, le altitudini sono elevate, circa 500 metri sul livello del mare, e nei suoli prevale la matrice rocciosa con abbondante presenza di galestro e alberese. Il Sangiovese è la varietà principe della tenuta, dedita in misura minore anche alla coltivazione di altri vitigni autoctoni come la Malvasia del Chianti e il Trebbiano Toscano, nonché di uve internazionali come il Merlot. L’approccio enologico è di stampo tradizionale, con fermentazioni spontanee in vasche di cemento, prolungate macerazioni sulle bucce e invecchiamenti in botti grandi di rovere di Slavonia.

Maurizio Alongi
L’amore profondo per il territorio Chiantigiano e per il vino Chianti Classico, maturato in oltre 30 anni d’attività professionale prevalentemente svolta in questa fantastica zona produttiva, è alla base del nuovo progetto che Maurizio Alongi ha deciso d’intraprendere a partire dal gennaio 2015. L’azienda produce un unico vino: il Vigna Barbischio. Vigna di Barbischio è costituita da due appezzamenti, per un’estensione complessiva di circa 1.3 ettari, interamente ricadenti nella denominazione Chianti Classico. Il vitigno principale è il Sangiovese, accompagnato dalla Malvasia Nera e Canaiolo.

Podere della Civettaja
Guidato da un mix di esperienza, spiccata sensibilità, intuito, curiosità e passione, anno dopo anno riesce a sfornare questo piccolo gioiello che si è ormai collocato tra le versioni di pinot nero più intriganti prodotte al di fuori del tempio sacro della Borgogna

Cantina Ripoli
Francesco Sarri, classe 1973, è figlio di un cantiniere di lungo corso alla Melini, nel Chianti Classico: in qualche modo, il vino ce l’ha nel sangue. Sulle prime, però, il vino non è che fosse al centro dei suoi pensieri. Impegnato nelle gare di motocross, poi studente di filosofia e aspirante sceneggiatore (promettente dialoghista allievo di Ugo Chiti), Francesco approda a Roma negli anni 90 dei primi wine bar, un’epoca in cui chi si appassionava alla degustazione si ritrovava spesso iscritto d’ ufficio al fan club dei Supertuscans più concentrati e dimostrativi.

Le Macchiole
Le Macchiole racconta una delle storie più belle ed affascinanti del vino bolgherese. Merita dunque di essere tra i brand di riferimento del Made in Italy in bottiglia, tra i primi ad aver fatto emergere le potenzialità della zona. Oggi Le Macchiole è una realtà dinamica, attenta ai cambiamenti in atto nel mondo del vino e vogliosa di interpretarli con piglio e originalità. Come del resto ha sempre fatto.

Le Chiuse
“La tenuta Le Chiuse si trova tra Canalicchi e Montosoli, ed era parte integrante delle vigne della famiglia Biondi Santi a Montalcino, sino a quando li ha ereditati Fiorella Biondi Santi, che comunque sino al 1990 li affittava al fratello Franco. È stata Simonetta Valiani, figlia di Fiorella, qualche anno dopo a cominciare a produrre vino col suo marchio, dopo aver costruito una nuova cantina. Adesso a seguire la produzione è Lorenzo Magnelli, il figlio di Simonetta, che nel solco della tradizione familiare produce vini con salde radici territoriali, solidi, raffinati e di grande longevità.

Terenzuola
Bianchi liguri e rossi toscani. Così potrebbe essere sintetizzata la produzione di Terenzuola, azienda agricola biologica che snoda i suoi 22 ettari vitati a diverse altitudini: dai 50 ai 450 mt. slm. tra Liguria e Toscana.
L’areale di produzione inizia alle Cinque Terre, passa per Luni e finisce alle pendici delle Alpi Apuane a ridosso delle storiche cave di marmo di Carrara, in un territorio con 5000 anni di storia alle spalle chiamato Lunigiana storica fortemente vocato alla coltivazione della vite già dai tempi dei Romani